superparamagnetismo
s. m. [comp. di super- e paramagnetismo]. – In fisica, la magnetizzazione di materiali ferromagnetici finemente polverizzati (dimensioni dei granuli dell’ordine delle decine di Å) dovuta all’azione del campo magnetizzante sui singoli granuli, soprattutto per rotazione dei granuli stessi; il fenomeno, noto anche come paramagnetismo collettivo, è evidente nel ferro, cobalto, nichel, negli ossidi FeO, αFe2O3 e in alcune leghe, e dà luogo a valori di suscettività magnetica maggiori del normale; di esso ci si giova in varî metodi di ricerca, per es., per la determinazione delle dimensioni di particelle in soluzioni solide. S. geomagnetico, fenomeno analogo al precedente e caratteristico delle rocce terrestri (quasi esclusivamente ferrimagnetiche) formatesi nel consolidamento di lave vulcaniche o di magmi effondentisi dai fondi oceanici, che presentano, anche a distanza di molti milioni di anni, una sensibile magnetizzazione propria, acquistata nella lunga fase in cui il campo magnetico terrestre di allora ha potuto agire in maniera paramagnetica sui dominî in formazione, cioè con un’azione di allineamento medio collettivo; lo studio di questa magnetizzazione è la base del paleomagnetismo, con gli importanti risultati geologici che ne derivano.