superfluo
supèrfluo agg. [dal lat. superfluus, der. di superfluĕre «traboccare, eccedere», comp. di super- e fluĕre «scorrere»]. – Che è in più, che non è necessario né indispensabile: ornamenti s.; una stanza piena di oggetti s.; abolire le spese s.; tutti questi complimenti mi sembrano s.; evitiamo i discorsi s.; la fama dello studioso rende s. ogni presentazione. Sostantivato, con valore neutro, il s., ciò che è in più: togliere, eliminare il s.; fare a meno del s.; saper distinguere il s. dall’essenziale; il s., cosa molto necessaria, traduz. di una frase di Voltaire, le superflu, chose très nécessaire (nella satira Le mondain), con allusione all’abitudine di crearsi falsi bisogni e rendere necessario ciò che è soltanto un di più. Con sign. più vicino a quello di inutile: aggiunte, ripetizioni s.; le tue raccomandazioni sono s.; ogni commento è s.; mi pare s. tornare sull’argomento.