suora
suòra s. f. [lat. sŏror (-ōris) «sorella»; di queste due forme, suora si è conservato nell’uso come titolo delle religiose, mentre sorella, oltre che con il sign. 1, è la forma comune come vocativo anche con il sign. 2]. – 1. ant. o poet. Sorella: La bella ninfa colle suore fide Di sì roz[z]o cantor vezzosa ride (Poliziano); Pur non so dirvi, o belle suore, addio (Foscolo, rivolgendosi alle Grazie); La verginetta ... Le braccia porgendo ti dice Come a suora maggior «Margherita!» (Carducci). 2. Religiosa appartenente a un ordine o a una congregazione con voti semplici (ma nell’uso com. è usato impropriam. anche come sinon. di monaca): farsi s.; studiare dalle s.; la s. caposala del reparto d’ospedale; un istituto per l’infanzia affidato alle suore; s. benedettine, domenicane, francescane; seguìto dal nome si usa quasi esclusivam. la forma tronca suor (ma come vocativo, se usato assol. senza il nome, è prevalente la forma sorella): suor Maria, suor Teresa, suor Angelica. Nel plur., seguìto da denominazioni distintive, titolo di varie congregazioni e istituti di religiose: le s. del Sacro Cuore, della Carità, della Misericordia, della Divina Provvidenza, ecc. ◆ Dim. e vezz. suorina; accr., scherz., suoróna; spreg. suoràccia (riferiti solo a religiose).