succhiare v. tr. [lat. ✻succulare, der. di succus, sucus "succo"] (io sùcchio, ecc.). - 1. [aspirare o spremere un liquido stringendo le labbra sull'elemento o sul punto da cui può fuoriuscire, anche con la prep. da del secondo arg.: s. il latte dal biberon; s. la mammella] ≈ (region.) ciucciare, (region.) sucare, (lett.) suggere, [dalla mammella] (region.) poppare. ● Espressioni (con uso fig.): fam., succhiare il sangue [esigere da una persona anche più di ciò ch'essa possa dare, con le prep. a, di: governo che succhia il s. dei cittadini] ≈ (fam.) ripulire (ø), (fam.) salassare (ø), sfruttare (ø), (fam.) spennare (ø), (fam.) spolpare (ø), (fam.) spremere (ø); succhiare le forze (a qualcuno) ≈ debilitare (ø), fiaccare (ø), stancare (ø). ↑ sfiancare (ø), sfinire (ø). ↔ ringagliardire (ø), ringalluzzire (ø), rinvigorire (ø). 2. (estens.) [togliere il succo a un frutto, una caramella e sim.] ≈ (fam.) ciucciare, (region.) sucare, (pop., tosc.) succiare. 3. (estens.) [di pianta e sim., prendere dalla terra: le radici delle piante succhiano gli umori della terra] ≈ assorbire, bere. 4. (fig., fam.) [sopportare pazientemente una cosa o una persona noiosa, sgradevole e sim., nella forma succhiarsi: s. una conferenza di un'ora e mezzo] ≈ (fam.) ciucciarsi, (fam.) sciropparsi, sorbirsi, (gerg.) spararsi. ↔ (fam.) risparmiarsi, saltare.