sublimare
(ant. soblimare) v. tr. [dal lat. tardo sublimare, der. di sublimis «sublime»; il sign. chimico viene dal lat. mediev. degli alchimisti]. – 1. a. ant. o raro. Elevare, innalzare a grandi onori, ad alte cariche: s. al principato, all’impero, alle supreme dignità. b. Esaltare, elevare spiritualmente, rendere sublime: s. un santo alla gloria degli altari; Chi sovra l’alta mente il cor sublima Meglio sé stesso e i sacri ingegni estima (Parini); la sventura non degrada l’uomo, se ei non è dappoco, ma anzi lo sublima (Pellico). Nel rifl., sublimarsi, ascendere a grande altezza, a grande nobilità, soprattutto spirituale, farsi sublime: dèi prender norma Da nomi per virtù fatti sublimi, E quinci sublimarti appo coloro Che, rivolgendo gli anni, udran tuo nome (Chiabrera); sublimarsi con una vita di virtù, di preghiera; sublimarsi con un atto di eroismo. c. Nel linguaggio psicanalitico, trasformare i proprî impulsi istintuali, soprattutto sessuali, rivolgendoli a fini più elevati (v. sublimazione); come intr. pron., sublimarsi, con riferimento agli istinti stessi, subire tale processo di sublimazione. d. Per estens., più genericam., elevare, rivolgere a fini o pensieri più alti, a più nobili aspirazioni: un autore che ... non ha né sublime il carattere né infiammato il cuore ... non sublimerà egli mai il carattere né infiammerà il cuore di chi lo legge (Alfieri); piuttosto che abbassare coi sensi la ragione umana, mille volte meglio sublimarla coll’immaginazione e col sentimento (I. Nievo). e. letter. ant. Sollevare da terra, far rialzare: Come la fronda che flette la cima Nel transito del vento, e poi si leva Per la propria virtù che la soblima (Dante). Nell’intr. pron., sublimarsi, ergersi verso l’alto (detto, per es., di un monte). 2. In fisica e chimica, far passare una sostanza dallo stato solido allo stato aeriforme mediante il processo detto sublimazione (v.). Con uso intr., riferito alla sostanza che subisce tale processo: a temperatura ambiente la canfora sublima facilmente. ◆ Part. pass. sublimato, anche come agg.: valori, sentimenti sublimati; pulsioni sublimate, in psicanalisi; sostanze sublimate, in fisica e in chimica. Per l’uso come s. m., v. la voce.