strozzare /stro'ts:are/ [der. di strozza] (io stròzzo, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [uccidere comprimendo fortemente con le mani o con oggetti le vie respiratorie superiori, anche iperb.: lo hanno strozzato nel sonno] ≈ asfissiare, (lett.) iugulare, soffocare, strangolare, (fam.) tirare il collo (a). b. [di cibo o piccolo oggetto, rimanere bloccato in gola ostruendo le vie respiratorie: questa lisca mi stava strozzando] ≈ soffocare. 2. (fig., pop.) a. [prestare denaro a usura] ≈ (gerg.) incravattare, (lett.) iugulare, (pop.) scannare, (fam.) scorticare, (pop.) strangolare. b. (estens.) [richiedere un prezzo esagerato per una prestazione lavorativa o per un oggetto in vendita] ≈ (fam.) pelare, (fam.) salassare, (fam.) scorticare (vivo), (fam.) spolpare. 3. [produrre un restringimento o un'occlusione: s. un tubo di scarico] ≈ restringere. ↑ occludere, ostruire. ↔ allargare, dilatare. ‖ espandere. 4. (marin.) [fermare violentemente il movimento di un cavo o di una catena] ≈ arrestare, bloccare. ↔ svolgere. ■ strozzarsi v. intr. pron. [restare soffocato da qualcosa che si ferma nella gola e impedisce di respirare: mangia lentamente, se no ti strozzi] ≈ soffocarsi.