strozzamento
strozzaménto s. m. [der. di strozzare]. – L’atto, l’effetto dello strozzare, dello strozzarsi o di venire strozzato, in senso proprio: il bambino ha ingoiato un bottone rischiando lo s.; e fig.: ha bisogno di soldi, e deve sottostare allo s. di usurai. Con accezioni scient. e tecn. particolari: 1. Compressione violenta delle vie respiratorie superiori (per lo più della laringe) operata per mezzo delle mani: morte, uccisione per strozzamento. 2. In chirurgia, il complesso delle alterazioni conseguenti alla compressione concentrica di un organo o di una sua parte: per es., di un’ansa intestinale erniata (s. erniario), che rappresenta l’evenienza più frequente e caratteristica dell’ernia intestinale. 3. In anatomia, s. anulari (o di Ranvier), interruzioni della guaina mielinica visibili a intervalli regolari nelle fibre nervose, così detti perché al loro livello la fibra appare come compressa da uno stretto anello. 4. a. In fisica, operazione mediante la quale un gas (o un vapore) viene costretto ad attraversare una sezione ristretta (strozzatura) inserita in un condotto, ottenuta mediante manovra di una valvola (in genere una saracinesca), affinché il fluido espandendosi successivamente diminuisca di pressione: il processo, che da un punto di vista termodinamico è irreversibile e a entalpia costante, è sfruttato nella regolazione della potenza di molte motrici a fluido al fine di variarne la pressione lasciando inalterata la portata del fluido stesso. b. In tecnologia, organi di s., i dispositivi impiegati per la misura della portata di una corrente fluida in un condotto in pressione (tra i più comuni i boccagli, i diaframmi, i tubi di Venturi o venturimetri).