strepere
strèpere v. intr. [dal lat. strepĕre] (io strèpo, ecc.; non usati il part. pass. e i tempi comp.), letter. – Fare strepito, rumoreggiare: quatte quatte nelle placide acque Strepono or qua, le vecchie rane, or là (Pascoli); trombe d’automobili ... streperanno tra la confusione delle vie affollate (Pirandello); sostantivato: tanto frustò che il bestiame si mise in corsa, con quel correre greve e sbandato e sballottato dei bovini, con grande s. e tinnire delle catene pendenti dai gioghi (Bacchelli); Un mondo gnomo ne andava Con strepere di muletti e di carriole (Montale). ◆ Part. pres. strepènte, come agg.: tutti i luoghi pareano strepenti D’aspre minacce (Boccaccio); Ebbi acuto l’orecchio Al rombo del ponto remoto, Allo sciame lene strepente (D’Annunzio).