stramazzare
v. tr. e intr. [der. di mazza, col pref. stra-; propr., come trans., «abbattere con un colpo di mazza»]. – 1. tr., raro. Abbattere, far cadere a terra di peso: con un gran pugno lo stramazzò. 2. intr. (aus. essere) Piombare a terra pesantemente: per lubrico passo Lungo il cammino stramazzar sovente (Parini); soprattutto in seguito a forte percossa o ferita o per improvviso malore: di sella stramazzar lo fece (Ariosto); stramazzò al suolo, morto per un eccesso di consolazione (I. Nievo); si alzò di scatto, come se suo marito fosse stramazzato per un colpo apoplettico (Saba). ◆ Part. pres. stramazzante, raro come agg.; in idraulica, lama stramazzante, v. lama1 nel sign. 6. ◆ Part. pass. stramazzato, raro come agg., abbattuto o, più genericam., disteso a terra: modellò in creta le parti mancanti, e ne cavò quella figura dormiente così ben stramazzata, che è conosciuta in arte sotto nome del Fauno de’ Barberini (D’Azeglio).