straccio² s. m. [der. di stracciare]. - 1. a. [pezzo o ritaglio di stoffa non più utilizzabile per il suo uso primario, ma riutilizzabile sia industrialmente sia nell'uso domestico] ≈ brandello, brano, brindello, cencio. b. (regi0n.) [pezzo o ritaglio di stoffa usata impiegato nell'uso domestico per pulire pavimenti, mobili ecc.] ≈ (region.) borraccio, canovaccio, cencio, (region.) mappina, panno, pezza, pezzuola, strofinaccio. ● Espressioni: passare lo straccio [lavare in terra con lo straccio] ≈ passare il panno. ⇑ lavare. 2. (estens.) [per lo più al plur., indumento vecchio e logoro, o malfatto e scadente: va sempre vestita di stracci; prendi i tuoi s. e vattene!] ≈ cencio, pezza. 3. (fig.) a. [di persona, che è in pessime condizioni fisiche e psichiche: essere, ridursi, sentirsi uno s.] ≈ (volg.) cacca, cadavere, cencio, larva, relitto, rottame, rudere. b. [qualcuno o qualcosa che si consideri il minimo a cui si possa aspirare, solo nell'espressione uno straccio di: non gli è rimasto neppure uno s. di amico; mi contenterei di uno s. di casa] ≈ avanzo, brandello.