storcere /'stɔrtʃere/ [lat. extorquēre "strappare a forza, slogare", con mutamento di coniug.] (coniug. come torcere). - ■ v. tr. 1. a. [piegare con forza o in modo non regolare: non girare così forte la chiave, potresti storcerla] ≈ deformare, stortare, torcere. ↔ addrizzare, raddrizzare. b. [con riferimento a parti del corpo, prendere una storta, anche nella forma storcersi: sono inciampato e mi sono storto un piede] ≈ distorcersi. ‖ lussarsi, slogarsi. 2. a. [riferito agli occhi, muoverli verso il naso in segno di stupore, malore o altro] ≈ stralunare, stravolgere. ● Espressioni: fam., storcere il naso (o la bocca) [piegare il naso o la bocca in una smorfia per mostrare disapprovazione] ≈ (fam.) arricciare il naso, disapprovare, (fam.) fare la bocca storta. ↔ approvare. b. (lett.) [riferito a occhi, spostare dal punto su cui sono poggiati] ≈ e ↔ [→ STORNARE (1. b)]. 3. (fig.) a. [interpretare in modo non legittimo, non appropriato: s. la verità dei fatti] ≈ alterare, deformare, distorcere, falsare, snaturare, storpiare, stravolgere, svisare, travisare. b. [interpretare male un autore, un'opera e sim.: sta storcendo Mozart] ≈ bistrattare, rovinare, storpiare, strapazzare, stravolgere, straziare. ↑ (fam.) assassinare, fare scempio (o strazio) (di), (fam.) macellare, (fam.) massacrare. ↔ rispettare. ↑ valorizzare. ■ storcersi v. intr. pron. 1. [fare movimenti convulsi, per il dolore o per sfuggire a una stretta: Vedi come si storce, e non fa motto! (Dante)] ≈ contorcersi, dibattersi, dimenarsi, divincolarsi, stravolgersi, torcersi. 2. [detto per lo più di oggetto di forma lunga o piatta, assumere un assetto diverso da quello normale: il chiodo ha trovato il sasso e si è storto] ≈ curvarsi, flettersi, piegarsi. ↔ addrizzarsi, raddrizzarsi.