stirpe
s. f. [dal lat. stirps stirpis, propr. «tronco, ramo, germoglio» (v. sterpo), donde il sign. traslato (cfr. analogo passaggio semantico in ceppo e stipite)]. – 1. a. Discendenza, origine di una famiglia o di un individuo, soprattutto se di alto lignaggio, o anche di un gruppo etnico, di un intero popolo: una casata di nobile s.; un principe, una principessa di s. reale; eroi della mitologia classica di s. divina; un popolo di antichissima s., di s. gloriosa; la s. non fa le singulari persone nobili, ma le singulari persone fanno nobile la stirpe (Dante). b. L’insieme delle persone che discendono da un capostipite comune: una s. d’eroi, di guerrieri; Enea, de la romana s. autore (Caro). c. In diritto, il termine è usato con due diversi sign., uno più ristretto, indicante il complesso delle persone che formano la discendenza immediata del de cuius, concetto, questo, che ha importanza in materia di successione; e uno più ampio, indicante il complesso delle persone che discendono da un medesimo stipite o che, più generalmente, costituiscono una unità etnica, implicito soprattutto nel titolo degli articoli 545-555 del codice penale, ora abrogati, che definiva delitti contro l’integrità e la sanità della stirpe atti quali l’aborto, l’incitamento a pratiche contro la procreazione e altri affini. d. Nel linguaggio dell’antropologia culturale e sociale, è sinon. di etnia e, più specificamente, di clan e lignaggio (mentre la sinonimia con razza, non com. e propria del linguaggio pop., è considerata errata perché confonde in maniera indistinta i caratteri culturali e linguistici con quelli fisiologici). 2. estens. a. Nella sistematica botanica, sinon. di divisione. b. In linguistica, sinon. non com. di famiglia, riferito a lingue che discendono da una comune origine.