stipendiopoli
(Stipendiopoli), s. f. inv. (iron.) Scandalo suscitato dal malcostume di sperperare denaro pubblico in stipendi e consulenze. ◆ E se qualcuno si aspettava che un’inchiesta giornalistica chiamata Stipendiopoli bastasse a smorzare certi appetiti, sarà costretto a ricredersi. (Fausto Carioti, Libero, 19 agosto 2004, p. 3, Anzitutto/Stipendiopoli) • L’Oscar della generosità però, fino all’intervento del governo Prodi che ha pensato a un tetto ai salari dei manager pubblici, toccava allo Stato, tanto che la magistratura ha aperto un dossier sulla cosiddetta «stipendiopoli». (Elena Polidori, Repubblica, 26 gennaio 2007, p. 27, Economia).
Composto dal s. m. stipendio con l’aggiunta del confisso -poli2.
Già attestato nel Corriere della sera del 12 novembre 1995, p. 1, Prima pagina (Giuliano Zincone).
V. anche sprecopoli.