stecco
stécco s. m. [affine a stecca] (pl. -chi). – 1. a. Ramoscello o piccolo arbusto privo di foglie e fiori, ancora attaccato alla pianta o staccato da essa: una catasta di stecchi; dei bambini avevano acceso per terra un piccolo fuoco di stecchi (C. Levi); in usi letter., come indizio di infecondità del terreno o di una pianta: Non pomi v’eran, ma stecchi con tosco (Dante); o anche di terreno o luogo disagevole: Pien di lacci e di stecchi un duro corso Aggio a fornire (Petrarca). b. Bastoncino rigido e sottile, a volte appuntito, adibito a varî usi: sostenere le piantine con degli s.; prima di lardellare la carne devi bucarla con uno stecco; in falegnameria, legnetto che si conficca come un chiodo attraverso due regoli di legno per fissarne la commessura. c. Nell’uso di alcune regioni, stecchi, per metonimia, piccoli pezzi di carne fritta infilata su degli stecchi. 2. In espressioni fig., per indicare estrema magrezza, soprattutto di persone: gambe sottili come stecchi; quel ragazzo è ridotto uno s., è ormai uno stecco. 3. Nella locuz. avv. allo stecco, con lo stesso sign., ma di uso molto più raro, che a stecchetto: il giovane ... malediva l’avarissimo zio perché lo condannava a vivere così allo stecco (Rovani). 4. In zoologia, insetti stecco, nome com. di alcuni insetti fasmoidei il cui aspetto ricorda quello di un ramoscello. ◆ Dim. steccolino; per i dim. stecchino e stecchétto, che hanno anche accezioni partic., v. le singole voci.