statistica
statìstica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. statistico]. – 1. Scienza che ha per oggetto lo studio dei fenomeni collettivi suscettibili di misurazione e di descrizione quantitativa (spec. quando il numero degli individui interessato è talmente elevato da escludere la possibilità o la convenienza di seguire le vicende di ogni singolo individuo): basandosi sulla raccolta di un grande numero di dati inerenti ai fenomeni in esame, e partendo da ipotesi più o meno direttamente suggerite dall’esperienza o da analogie con altri fenomeni già noti, mediante l’applicazione di metodi matematici fondati sul calcolo delle probabilità, si perviene alla formulazione di leggi di media che governano tali fenomeni, dette leggi statistiche; spesso la raccolta dei dati viene limitata a un campione più ristretto, opportunamente predeterminato in modo da rappresentare il più fedelmente possibile le caratteristiche generali. Concepita inizialmente come attività descrittiva di certi fatti sociali e in partic. come attività amministrativa dello stato, ha via via ampliato i suoi confini, fino a diventare una vera e propria «scienza del collettivo», disciplina con finalità non solo descrittive dei fenomeni sociali e naturali, ma orientata anche a finalità di ricerca; si parla così di s. descrittiva, che si riferisce alla classificazione ed elaborazione dei dati, e di s. inferenziale, che riguarda l’interpretazione dei dati e che permette di trarre indicazioni su fenomeni non osservati direttamente. Si distinguono inoltre una s. metodologica, o metodologia statistica, che ha per oggetto i metodi statistici stessi, e una s. applicata, intesa alla studio di un determinato campo di osservazione (demografia, antropologia e biometria, economia e sociologia, sanità, istruzione, ecc.). Istituto nazionale di statistica (istat), ente statale per rilevamenti statistici che opera a Roma alle dipendenze della Presidenza del Consiglio dei ministri. Le tecniche della statistica trovano applicazione nelle altre scienze sperimentali, in partic. nell’analisi statistica dei dati, sia in riferimento alla natura aleatoria dei risultati delle misure, in quanto affetti da errori (per cui si può formulare una teoria statistica degli errori di misura), sia in presenza di fenomeni intrinsecamente aleatorî (tipici, per es., dei fenomeni governati dalla meccanica quantistica, e quindi della fisica atomica, nucleare e subnucleare) per cui le proprietà dei fenomeni studiati devono essere dedotte, attraverso un procedimento di inferenza statistica, dalle proprietà di un campione statistico, costituito dagli eventi effettivamente osservati; l’analisi statistica interviene anche quando si debbano studiare le proprietà di sistemi composti da un numero enormemente elevato di componenti elementari, sia che questi evolvano secondo leggi deterministiche come quelle della meccanica classica (per cui si parla di meccanica statistica classica), sia che seguano leggi intrinsecamente probabilistiche, come quelle della meccanica quantistica (si parla allora di meccanica statistica quantistica). Applicazioni partic.: a. S. di Maxwell-Boltzmann, modello statistico di un gas di particelle libere da cui si può derivare la distribuzione di Maxwell delle velocità delle molecole di un gas, sperimentalmente confermata; s. di Bose-Einstein, modello statistico quantistico di un gas di bosoni, ossia di particelle con spin intero o nullo, caratterizzate dal fatto che più particelle identiche possono condividere uno stato con gli stessi numeri quantici; s. di Fermi-Dirac, modello statistico quantistico di un gas di fermioni, ossia di particelle di spin semintero, caratterizzate dal fatto che due particelle identiche non possono trovarsi contemporaneamente nello stesso stato quantico. b. S. stellare, parte dell’astronomia, di formazione relativamente recente, che applica metodi statistici allo studio dell’Universo sidereo; il suo problema fondamentale, la conoscenza delle posizioni e dei moti proprî delle stelle, noti soltanto per una loro esigua minoranza, viene risolto, per quanto riguarda il sistema galattico, studiando direttamente regioni campione del cielo opportunamente scelte, nelle quali viene contato il numero di stelle presenti, di cui si misura la velocità relativa, il moto proprio, la luminosità e tutti gli altri parametri utili a classificarle. c. S. linguistica, applicazione dei metodi statistici all’analisi dei fatti linguistici, e in partic. al rilevamento della frequenza media, assoluta e relativa, degli elementi lessicali (s. lessicale) e grammaticali (s. fonetica e fonologica, s. morfologica, s. sintattica, ecc.), per dedurne ipotesi sulle probabilità di occorrenza e di varianza. 2. In senso concr., ogni raccolta di dati che sia effettuata, riguardo a determinati fatti o fenomeni, secondo i metodi della statistica: fare, compilare la s. delle nascite, degli incidenti stradali, della mortalità per uso di droga. Per estens., computo, calcolo: secondo una prima s., otto impiegati su dieci andranno in ferie in agosto; proviamo a fare una rapida s. per sapere in quanti si fermeranno a cena.