stanza /'stantsa/ (ant. stanzia /'stantsja/) s. f. [lat. tardo stantia "luogo di dimora"]. - 1. (archit.) [ognuno degli spazi interni, limitati e divisi l'uno dall'altro da pareti, che compongono gli edifici, soprattutto quelli d'abitazione e d'ufficio: s. letto, da pranzo] ≈ ambiente, camera, locale, vano. ⇓ ingresso, sala da pranzo, salone, soggiorno. ● Espressioni: non com., stanza di sbratto (o di sbroglio) [locale in cui si mettono mobili e oggetti che momentaneamente non si usano] ≈ ripostiglio. ‖ cantina, soffitta. 2. (milit.) [quartiere militare permanente di un reparto, spec. nella locuz. prep. di s.: essere di s. a Udine] ≈ alloggiamento, sede. 3. (lett.) [luogo dove si può alloggiare, anche fig.: trovare s. in un luogo; Così meco ragiono: e della s. Smisurata e superba, E dell'innumerabile famiglia (G. Leopardi)] ≈ alloggio, dimora. ● Espressioni: ant., prendere stanza → □. 4. (metr.) [parte di una canzone o di un componimento in versi] ≈ ottava, strofa. □ prendere stanza 1. [andare ad abitare in un luogo] ≈ domiciliarsi, prendere alloggio, sistemarsi, stabilirsi. 2. [trovare temporaneamente dimora in un luogo] ≈ alloggiare, dimorare, installarsi, prendere alloggio.