stangata
s. f. [der. di stangare]. – 1. a. Colpo di stanga: dare, ricevere, prendersi una s. in testa, sulla schiena; si sono presi a stangate. b. Frequente l’uso fig., per indicare o qualificare fatti diversi che, sopravvenendo in modo più o meno inatteso, colpiscano in modo violento causando un grave danno, economico o d’altra natura; per es., un esborso di denaro imprevisto o molto superiore al previsto, un’imposizione o una richiesta di pagamento troppo alta in corrispettivo di una prestazione: c’è da aspettarsi, da questa riforma finanziaria, delle nuove s. fiscali; l’aumento del 30% sul costo dei servizî pubblici è stato una bella s.; dànno, o tirano, certe s. in quel ristorante!; una dura perdita al gioco o in altra impresa finanziaria: ha chiesto la rivincita al poker, ma ha avuto una nuova s.; l’improvviso crollo delle quotazioni in borsa è stato una s. per molta gente; una brutta sconfitta in competizioni sportive, un esito negativo in esami o concorsi, e sim.: affrontiamo lo scontro, ma prepariamoci a ricevere una s.; ora, dopo questa s. all’esame di maturità, si metterà a studiare sul serio; più genericam., di altri gravi danni: il suo licenziamento, nella situazione in cui si trova, è per lui una bella s.; dopo la s. dell’infarto, ha stentato a rimettersi in salute. 2. Nel linguaggio sportivo calcistico, tiro rapido e violento del pallone, specialmente a rete. ◆ Dim. stangatina.