stampatrice
s. f. [per ellissi da macchina stampatrice, der. di stampare]. – Denominazione generica di macchina per stampare; di uso raro per indicare macchine per la normale stampa (per cui sono com. macchina da stampa, spec. in tipografia, o denominazioni specifiche come macchina piana o rotativa, offset, ecc.), è invece termine esclusivo per alcuni tipi speciali di stampa: 1. Macchina per stampare schede, etichette, fascette per indirizzi, biglietti di viaggio o di ingresso in locali pubblici, ecc.: le stampatrici per biglietti di viaggio sono per lo più attrezzate per effettuare elettronicamente anche la contabilizzazione dei biglietti emessi. 2. In elettronica, forma meno com. di stampante. 3. Nella tecnica della fotografia e della cinematografia, macchina, per lo più automatica, per stampare pellicole positive da negative: s. a contatto, con esposizione a contatto diretto del negativo col positivo e quindi nella stessa dimensione; s. ottica, per proiezione dell’immagine del negativo su pellicola o carta per mezzo di un sistema ottico che consente, oltre alla variazione (per lo più ingrandimento) delle dimensioni della copia rispetto all’originale, la correzione del taglio dell’inquadratura e altri effetti: è il tipo usato quasi esclusivam. per materiali a colori, perché permette di regolare, con diaframmi e filtri speciali, l’intensità della luce di stampa in relazione ai colori.