stambecco1
stambécco1 s. m. [dal ted. Steinbock, propr. «becco delle rupi» (comp. di Stein «sasso» e Bock «becco»), attraverso i dialetti alpini] (pl. -chi). – 1. Nome di alcuni mammiferi bovidi del genere Capra e in partic. della specie Capra ibex, diffusa, con varie sottospecie, in Europa centrale (in Italia la sua diffusione è limitata alla catena alpina), in Afghanistan, Kashmir, Mongolia, Cina centrale, Etiopia, Siria e Arabia; una sottospecie, il beden (Capra ibex nubiana), vive nella Nubia, ed è perciò nota anche con il nome di stambecco nubiano. Gli stambecchi sono animali di medie dimensioni (150 cm di lunghezza e 80 cm di altezza al garrese), con lunghe corna parallele, ricurve e anellate, più grandi nei maschi, mantello di colore grigio o brizzolato, talora molto scuro, con barbetta sul mento più o meno sviluppata; vivono sui costoni rocciosi tra i 2000 m e i 3500 m di altitudine, in greggi formate da femmine, piccoli e giovani; in autunno i maschi, che vivono isolati per la maggior parte dell’anno, ingaggiano caratteristici combattimenti rituali a colpi di corna per stabilire il dominio sulle femmine. Molto simile alla specie precedente è lo stambecco dei Pirenei (lat. scient. Capra pyrenaica), con corna divergenti e ricurve verso l’alto, originario dei Pirenei e introdotto in altre aree montane della Spagna. 2. ant. Variante di stambecchino, come arma: Con dardi ed archi e spuntoni e stambecchi E catapulte (Pulci).