stafilococco
stafilocòcco s. m. [lat. scient. Staphylococcus, comp. di staphylo- «stafilo-» e -coccus «-cocco»] (pl. -chi). – Genere di batterî della famiglia micrococcacee, aerobî e facoltativamente anaerobî, gram-positivi: sono immobili, di forma sferica, e possono trovarsi isolati o uniti a formare brevi catene o disposti in piccoli ammassi, spesso a grappolo (donde il nome); crescono sui comuni terreni di coltura, a temperature comprese tra i 10 °C e i 45 °C, con un optimum a 37 °C. Alcune specie sono saprofite (come lo s. dell’epidermide, normalmente presente nella cute, spec. a livello dei follicoli piliferi), altre sono parassite (come lo s. piogeno aureo, che rappresenta l’agente eziologico di varî e frequenti processi infettivi a carattere suppurativo): assai resistenti agli agenti chimici e fisici, devono il loro potere patogeno alla proprietà di elaborare particolari enzimi e tossine; alcuni ceppi sono capaci di moltiplicarsi in numerosi alimenti (tra cui il latte) e di elaborare tossine responsabili di gravi tossinfezioni alimentari.