staffare
v. intr. Arruolare collaboratori, membri del proprio staff. ◆ «Mi sto ancora staffando». Così l’autorevole manager che siede sulla poltrona un tempo di Giovanni Gentile e Benedetto Croce ha risposto al giornalista che chiedeva una intervista in anteprima sui suoi programmi per la scuola. La signora [Letizia] Moratti, da perfetta anglofona si riferiva naturalmente non ad un acquisto di finimenti ippici, come qualche sprovveduto poteva intendere, ma al completamento del nuovo staff ministeriale, (Mario Pirani, Repubblica, 25 giugno 2001, p. 12, Politica) • Oggi i padroni si chiamano datori di lavoro, capitani d’impresa, top manager, grandi azionisti, capi, boss o megaboss; gli operai si chiamano dipendenti o manodopera, gli impiegati sono collaboratori, quadri, staff (indimenticabile neologismo della stessa Letizia Moratti, quando cinque anni fa si stava insediando al ministero della Pubblica Istruzione e sceglieva i collaboratori: «Non ho ancora visto i dossier, per ora sto staffando»). (Stefano Bartezzaghi, Repubblica, 3 maggio 2006, p. 22, Commenti).
Derivato dal s. ingl. staff con l’aggiunta del suffisso -are1.