stacco s. m. [der. di staccare] (pl. -chi). - 1. a. [lo staccare o lo staccarsi, anche con la prep. da del secondo arg.: lo s. della carta (dalla parete)] ≈ distacco, rimozione, scollamento. ↔ attaccamento, incollamento. b. [il disgiungersi, il venire via, anche con la prep. da del secondo arg.: lo s. di una roccia (dalla montagna)] ≈ caduta, distacco. 2. a. [con riferimento a due o più oggetti, l'essere distanti, con le prep. fra, tra: è meglio che ci sia un certo s. tra i due mobili] ≈ disgiunzione, distacco, distanza, lontananza, separazione. ↔ attaccamento, vicinanza. b. (sport.) [lo scattare avanti lontano dagli altri] ≈ accelerazione, allungo, scatto, sprint. ↔ decelerazione, rallentamento. 3. (fig.) a. [mancanza di continuità, anche con le prep. fra, tra: fare uno s. tra sillaba e sillaba; fra il secondo e il terzo atto della commedia c'è troppo s.] ≈ discontinuità, distacco, distanza, intervallo, pausa, separazione. ↔ continuità. b. [l'interrompere momentaneamente il lavoro: facciamo un breve s. per riposarci un po'] ≈ break, intermezzo, interruzione, intervallo, pausa, sosta. c. (radiotel.) [segnale acustico o breve programma che indica la separazione tra due trasmissioni o tra due scene: e adesso, un breve s. musicale; s. pubblicitario] ≈ intermezzo, intervallo, pausa. 4. (fig.) a. [l'avere rilievo, anche con le prep. da, su del secondo arg.: lo s. del giallo sul rosso; lo s. di una figura scolpita da una parete; fare s. dal fondo] ≈ contrasto, rilievo, risalto, spicco. b. [l'essere molto diverso, con la prep. da: nell'ultimo Manzoni c'è un forte s. dalla produzione precedente] ≈ differenza, divario, diversità, gap. ↑ contrasto (con). ↔ continuità (con), omogeneità (con).