stacco1
stacco1 s. m. [der. di staccare] (pl. -chi). – 1. a. L’azione e l’atto di staccare o di staccarsi, il fatto di venire staccato, usato soprattutto nelle espressioni s. dei biglietti (dal libretto in cui sono riuniti); s. di una cedola, separazione della cedola d’interesse o di dividendo da un titolo di credito (e per estens. l’annullamento della cedola mediante indicazione della data di pagamento dei frutti da essa rappresentati); s. da terra, dal trampolino, l’atto con cui ci si solleva da terra o dal trampolino nel salto; in atletica leggera, in partic. nel salto in lungo e nel salto triplo, linea di s., il bordo della tavola dalla quale si esegue il salto; in senso concr., in sartoria, s. di un taglio di stoffa, di un vestito, la quantità di stoffa occorrente per fare il vestito, che viene tagliata dalla pezza (cfr. taglio d’abito, con lo stesso sign.). b. In partic., nella tecnica del restauro, metodo per separare gli affreschi dal muro per trasferirli su appositi telai: dopo aver protetto con tele la superficie pittorica e addossato a questa un piano resistente che ne impedisca la caduta in avanti, si infilano tra il muro e l’intonaco lunghe lame, con le quali si procede alla separazione dell’intonaco dal muro; quando l’intonaco non aderisce più in alcun punto al muro, si pone orizzontalmente il piano appoggiato all’affresco. Si procede quindi all’assottigliamento e al livellamento dell’intonaco, a tergo, e quindi all’applicazione del telaio; dopo il trasferimento sul telaio l’affresco è liberato dalle tele di protezione e restaurato. 2. fig. a. Separazione, intervallo, mancanza di continuità: fare uno s. tra sillaba e sillaba, tra nota e nota; fra il secondo e il terzo atto della commedia c’è troppo s. d’azione. b. Nel linguaggio radiofonico e televisivo, segnale acustico (costituito da un motivo musicale, un colpo di gong o altro) che indica la separazione tra due trasmissioni; più comunem., la registrazione che costituisce l’interruzione stessa: e adesso, un breve s. musicale, o pubblicitario. c. In cinematografia, interruzione di un’immagine in movimento, forma consueta di passaggio da un quadro a un altro, effettuata interrompendo il movimento di trazione della pellicola nella macchina da presa; lo stacco definitivo viene determinato dal montaggio, durante il quale si taglia dalla pellicola la parte che per ragioni artistiche o tecniche è superflua. Lo stacco presume l’attacco (v.) di un quadro con un altro. d. Con altro uso fig., rilievo, risalto, spicco, soprattutto nell’espressione fare stacco. ◆ Dim. stacchétto (v.).