sregolato
agg. [der. di regola, col pref. s- (nel sign. 2)]. – 1. non com. Che si svolge o si manifesta senza regola, senza ordine: giochi caotici e s.; quegli s. accozzamenti delle pietre che così rozzamente l’inarcano [la bocca d’una spelonca] fanno il più delle volte un lavoro sì bello agli occhi degl’intendenti (Bartoli). 2. Più spesso, detto di persona che, nelle abitudini di vita o nella condotta morale, si mostra privo di regola e di moderazione: un uomo s.; specificando: essere s. nel bere, nel mangiare; per estens.: fare una vita s.; avere un sistema di vita molto sregolato. ◆ Avv. sregolataménte, in modo sregolato, senza regola né moderazione: vivere, mangiare, bere sregolatamente. ◆ Una eccezionale forma sgregolato è presente nei Principj di una scienza nuova prima di G. B. Vico: ricordarsi tante innumerabili cose sgregolate (cap. II, ediz. 1725, p. 63); più che una coniazione personale di Vico, è da ritenersi una variante fonetica di origine onomatopeica, che ancor oggi è possibile sentire usata, come formazione spontanea, nel contado toscano.