squittire
v. intr. [voce onomatopeica] (io squittisco, tu squittisci, ecc.; aus. avere). – Mandare acuti e sottili gridi, detto di alcuni uccelli (come i pappagalli, le civette, i falchi, le rondini), di topi, e per estens. dei cani da caccia nel levare la selvaggina: presso alla sua vaga tortorella Il pappagallo squittisce e favella (Poliziano); c’erano soltanto le taccole che passavano a stormi, gracchiando, e i falchetti che squittivano (Capuana); Squittian nel sole sopra la fanciulla ... le rondinelle nere (Pascoli). Per estens., riferito, in tono scherz. o spreg., a persona: costui lavala con l’acqua bollente, la donna squittisce «oimè» (Sacchetti); riferito a persona (ma in senso non scherz. o spreg.) anche il raro part. pres.: da un letto, si levava un grido continuato e squittente d’una ... bambina (I. Calvino).