squillo
s. m. [der. di squillare]. – 1. Suono acuto e vibrante, di breve durata (una o poche note), emesso da uno strumento musicale a fiato, in partic. dalla tromba, o da campanelli: S’ode a destra uno s. di tromba; A sinistra risponde uno s. (Manzoni); l’attenti fu ordinato con uno s. di tromba; tre s. di tromba, segnale usato dalle forze di polizia per intimare lo scioglimento di un assembramento; al primo, al secondo s. del campanello; quando sei pronto, avvertimi con due s. di telefono. Raro e poet., riferito al canto: Poscia che i cari e lucidi lapilli ... Puoser silenzio a li angelici s. (Dante), ai canti dei beati, di angelica dolcezza. 2. In funzione appositiva, ragazza squillo (traduz. dell’ingl. call girl), o come s. f. invar. (con uso assol.: una s., le squillo), ragazza che esercita la prostituzione facendo, in genere, capo a un’organizzazione, e tenendosi disponibile mediante una chiamata telefonica; analogam., casa squillo, in cui si pratica la prostituzione su chiamata telefonica.