squadernare
v. tr. [der. di quaderno, col pref. s- (nel sign. 5)] (io squadèrno, ecc.). – 1. non com. Sfogliare le pagine di un quaderno o di un libro, scartabellare: andò a squadernar il catalogo dei libri della biblioteca ... per vedere se mai vi fossero delle opere che trattassero del matrimonio (Rovani). 2. Aprire un libro, un quaderno, un registro, a una determinata pagina, per mostrarla con atto deciso ad altri, soprattutto quando si voglia invocare una testimonianza scritta, portare una prova, dare una smentita: gli squadernò davanti il libro dei conti e gli fece vedere riga per riga tutte le spese che aveva fatte; per estens., aprire completamente un foglio o altro oggetto ripiegato, mettendolo sotto gli occhi altrui: gli squadernò la lettera, la ricevuta. In senso fig., non com., dire apertamente: gli squadernò la verità, le proprie ragioni. 3. Scucire un libro, scomporlo in quaderni (più com. squinternare). Come intr. pron., in un uso fig. partic. di Dante: Nel suo profondo vidi che s’interna Legato con amore in un volume, Ciò che per l’universo si squaderna (nella profondità dell’essenza divina vidi raccolte in unità tutte le cose create, che nell’universo sono divise e sparse come fogli separati di un volume). ◆ Part. pass. squadernato, anche come agg., spalancato: spiegò il foglio e glielo tenne squadernato davanti; libro squadernato, con i fogli scuciti, squinternato.