spurio
spùrio agg. [dal lat. spurius, di origine etrusca]. – 1. Non legittimo, nato da una relazione adulterina: prole s.; figli spurî. 2. Non autentico, quindi falso o falsificato, detto per es. di opere o documenti: le commedie s. di Plauto; un’iscrizione s. in latino arcaico. Con accezioni più determinate in usi scient.: a. In anatomia, costole s. (o false), denominazione ormai disusata delle due costole inferiori di ciascun lato dello scheletro umano, che non arrivano a congiungersi con lo sterno. b. In zoologia, ala s. (detta anche ala bastarda o falsa), quel gruppetto di penne remiganti accessorie, portato dal primo dito dell’ala degli uccelli, dietro l’angolo dell’ala, e che talora può essere sostituito da un’unghia o da uno sprone. c. In botanica, apparato, organo s., che somiglia a un altro apparato o organo di natura diversa (v. falso1, nel sign. 2 c). d. In statistica, dati s., dati non appartenenti alla popolazione statistica che si vuole analizzare, e che pertanto devono essere eliminati, con opportuni criterî di selezione, prima dell’elaborazione. e. In algebra, si dice spuria un’equazione di secondo grado priva del termine noto e che, pertanto, ammette due soluzioni di cui una uguale a zero.