sprone
spróne s. m. – Variante di sperone1, com. in senso proprio: sproni a rotella, a punta; Guarda come esta fiera è fatta fella Per non esser corretta da li sproni (Dante); molto meno com. nei sign. estens.: gli sproni del gallo, dei petali di rosa; lo sprone della nave; uno sprone di roccia; Del castellaccio ... i muti erbosi sproni (Pascoli); di uso esclusivo nelle espressioni e nei sign. fig. seguenti: 1. Dar di sprone o di sproni, spronare: fece sellare un cavallo, montò in sella, diede di sproni, e partì al galoppo (C. Levi); a spron battuto, locuz. avv., spronando più volte il cavallo, al gran galoppo (fuggire, accorrere a spron battuto) e, con uso fig., sùbito, senza indugio: è uno che vuole essere obbedito a spron battuto. 2. In senso fig., stimolo, incitamento ad agire: è un ragazzo che non ha bisogno di sproni per studiare; mancando una finanza liberistica, ... viene a mancare lo s. all’iniziativa (Gobetti). 3. In sartoria, elemento di capi di vestiario, a forma di doppio triangolo o di rettangolo, che dalle spalle scende sul petto e sul dorso (detto anche, con termine fr., carré): portava un abito di colore azzurro ..., con sprone sul petto di seta chiara (Capuana). 4. In botanica, sprone di cavaliere, nome com. di piante ranuncolacee e in partic. della specie Consolida regalis (sinon. Delphinium consolida), pianta annua, con fusto molto ramoso, foglie completamente divise in lacinie lineari, infiorescenza a pannocchia i cui fiori zigomorfi hanno uno sperone tomentoso leggermente ricurvo, da cui il nome della pianta.