sportula
spòrtula s. f. [dal lat. sportŭla, dim. di sporta «paniere»]. – 1. In Roma antica, paniere di viveri distribuito per liberalità da personaggi ricchi e influenti a clienti e protetti; in età più tarda, il donativo in denaro distribuito in sostituzione dei viveri. 2. ant. a. Compenso del servizio prestato che veniva corrisposto agli ufficiali giudiziarî, ai conservatori delle ipoteche e ad altri impiegati da coloro che richiedevano le rispettive prestazioni. b. Somma di denaro o altro donativo che le parti in causa erano tenute a consegnare al tribunale in occasione dell’emanazione di una sentenza: fece nella medesima bolla una tassa [=tariffa] della moderazione delle sportule (Sarpi). c. In senso fig., raro, compenso, e, in senso iron., punizione, castigo: mi toccò la s. d’un giorno di camerino a pane ed acqua (I. Nievo).