sporopollenina
s. f. [comp. di sporo- e del lat. pollen «polline»]. – In botanica, sostanza di natura politerpenica che forma in massima parte l’esina dei granuli pollinici: è una sostanza molto resistente agli agenti chimici per cui il polline si può conservare anche per tempi lunghissimi, spec. nei sedimenti limosi e torbosi di ambienti marini e lacustri, con possibilità di studio anche dei pollini fossili (v. palinologia); è presente anche nella parete di alcune alghe, per es. le clorelle, e nelle zigospore dei funghi zigomiceti.