sporcare
v. tr. [lat. spŭrcare, der. di spurcus: v. sporco] (io spòrco, tu spòrchi, ecc.). – 1. Rendere sporco; insudiciare con qualcosa che rende sporco: s. il vestito di caffè; s. la tovaglia di vino; hai sporcato di fango il pavimento; attento a non s. il libro con il caffè; più genericam.: hanno sporcato tutta la casa; se non stai attento, sporcherai le scarpe nuove; con la particella pron. (in funzione di compl. di termine): sporcarsi le mani, il viso, la camicia; come rifl.: fa’ attenzione a non sporcarti; per riparare la macchina mi sono tutto sporcato; mi sono sporcato la giacca con il gesso; ti sei sporcato di terra. 2. fig. a. Macchiare moralmente, compromettere con azioni e comportamenti contrarî alla correttezza, all’onestà, alla morale: s. il proprio nome, l’onore della famiglia; sporcarsi la reputazione; s. la fedina penale, commettere un reato e riportarne una condanna; sporcarsi le mani, compromettersi compiendo atti riprovevoli o disonesti, o anche mettendo le mani addosso a qualcuno (si è sporcato le mani con un affare di droga; non voglio sporcarmi le mani con certa gente). b. Nel rifl., abbassarsi, perdere di dignità: non mi sporco a trattare con voi; hai paura di sporcarti se ti fai vedere in nostra compagnia?; con uso assol., compromettersi, mettersi nei guai: si è sporcato per poche centinaia di euro.