sporadico
sporàdico agg. [dal lat. sporadĭcus, gr. σποραδικός «disperso», der. di σποράς -άδος (da σπείρω «seminare, spargere»)] (pl. m. -ci). – 1. a. In medicina, di malattie che si manifestano in luoghi e ambienti diversi, in forme di limitata frequenza e diffusione (contrapp. a endemico e epidemico): febbre influenzale s.; casi s. di tifo, di colera. b. In ecologia, specie (animali e vegetali) sporadiche, scarsamente concentrate, con individui sparsi in varie regioni. 2. Che accade o si manifesta in modo non continuo e regolare, ma a intervalli di tempo piuttosto lunghi: le sue visite si sono fatte s.; si registrano s. tentativi di resistenza; per estens., poco frequente: le occasioni di vederci sono sempre più sporadiche. 3. In matematica, nella teoria dei gruppi finiti, gruppi s. sono quelli che non rientrano nei primi tentativi di classificazione e che si presentano in maniera poco frequente e irregolare. ◆ Avv. sporadicaménte, in modo sporadico, saltuariamente: fatti che avvengono sporadicamente; lo vedo ormai sporadicamente.