spondilite
s. f. [der. lat. spondy̆lus, gr. σπόνδυλος «vertebra» (v. spondilo), col suff. medico -ite]. – In medicina, lesione infiammatoria a carico di uno o più corpi vertebrali: s. tubercolare, o morbo di Pott (dal nome del chirurgo ingl. P. Pott che alla fine del Settecento descrisse per primo questa affezione), grave forma infettiva che colpisce prevalentemente i giovani ed è dovuta alla localizzazione – di norma in seguito a diffusione per via ematica da un focolaio primitivo polmonare o linfoghiandolare – di bacilli tubercolari in una o più vertebre vicine dei diversi segmenti della colonna vertebrale (si parla, in rapporto alla localizzazione, di s. cervicale, dorsale, ecc.), prevalentemente del tratto dorso-lombare; s. non tubercolari, che rientrano nel quadro delle osteomieliti e sono dovute a localizzazioni secondarie nei corpi vertebrali di stafilococchi, streptococchi, bacilli del tifo, di brucelle della febbre melitense o di miceti; s. anchilosante, lo stesso che spondiloartrite anchilosante.