spime
s. m. inv. Oggetto individuabile nello spazio e nel tempo. ◆ Il neologismo è stato coniato da Bruce Sterling. Il futurologo texano, creatore di nuovi concetti, usa «spime» per designare gli oggetti che viaggiano nello spazio e nel tempo (space, time) in modo nuovo perché sono dotati di etichette elettroniche (rfid) che li definiscono per come evolvono e per il luogo in cui si trovano. (L. D. B., Stampa, 19 ottobre 2004, p. 16) • Gli Spime – il termine fonde «spazio» e «tempo», space e time – sono invece «oggetti industriali il cui supporto informativo è tanto ampio da renderli materializzazioni di un sistema immateriale». Inoltre sono «sostenibili, migliorabili... e fatti di sostanze che possono essere – e saranno – reincanalate nel flusso produttivo degli Spime che verranno». (Mauro Trotta, Manifesto, 3 marzo 2007, p. 15, Culture) • La società si chiama WideTag e ha la sua sede nella Silicon Valley, la tecnologia che propone si chiama OpenSpime il cui nome è ispirato dal concetto di «spime», contrazione delle parole space e time, neologismo elaborato dallo scrittore Bruce Sterling, ed è un’idea tutta italiana. (Emil Abirascid, Sole 24 Ore, 3 aprile 2008, Nòva24, p. 3).
Dall’ingl. spime, a sua volta composto dai s. sp(ace) (‘spazio’) e (t)ime (‘tempo’).