spiccicare [tratto da appiccicare, con sostituzione di pref.] (io spìccico, tu spìccichi, ecc.), fam. - ■ v. tr. 1. [separare qualcosa dalla superficie cui è appiccicato, anche con la prep. da del secondo arg.: s. il francobollo (dalla busta)] ≈ scollare. ⇑ staccare. ↔ appiccicare, incollare. ⇑ attaccare. 2. a. (estens.) [provocare la separazione di due persone che stanno sempre insieme: quei due, da quando si sono conosciuti, non si riesce più a spiccicarli] ≈ disgiungere, dividere, separare, staccare. ↔ congiungere, unire. b. (fig.) [con riferimento a parole o sillabe, pronunciarle molto distintamente: quel ragazzo non spiccica bene le parole] ≈ scandire, (non com.) spiccare, [con riferimento alle parole] compitare, [con riferimento alle parole] sillabare. ● Espressioni: fig., fam., non spiccicare parola [restare muto, non dare risposta: all'esame si è emozionato e non è riuscito a s. parola] ≈ fare scena muta, non aprire bocca, (fam.) non dire né a né ba, tacere. ↔ parlare, rispondere. ■ spiccicarsi v. rifl. e intr. pron. 1. [di cosa, separarsi dalla superficie cui è appiccicato: è attaccato con colla così tenace che non si spiccica più] ≈ scollarsi. ⇑ staccarsi. ↔ appiccicarsi, incollarsi. ⇑ attaccarsi. 2. (estens.) [di persona, separarsi da altri: quella, se non la mandi via, non si spiccica più] ≈ andarsene, staccarsi. ↔ appiccicarsi.