spiccato agg. [part. pass. di spiccare]. - 1. a. [di fiore, frutto e sim., che è stato separato da dove era attaccato: frutta appena s. dall'albero] ≈ colto, raccolto, staccato. ↔ appiccato (a), attaccato (a). b. (giur., comm.) [di mandato, fattura, assegno e sim., reso esecutivo: richiamare una tratta s.] ≈ emesso. 2. a. (estens.) [di cosa, che ha un notevole spicco o risalto: una figura dai contorni s.] ≈ accentuato, forte, marcato, netto, nitido, pronunciato. ↓ chiaro, evidente. ↔ confuso, incerto, vago. b. (fig.) [di qualità del carattere e sim., che si distingue per intensità: avere uno s. senso dell'umorismo] ≈ deciso, forte, notevole. ↑ eccezionale, fuori dell'ordinario (o del comune), straordinario. ↔ debole, scarso. c. (fig.) [di accento e sim., che mostra nettamente determinate caratteristiche dialettali, regionali, ecc.: parla con s. accento napoletano] ≈ accentuato, forte, marcato, netto, pronunciato. ↓ caratteristico, chiaro, evidente, tipico. ↔ debole, vago.