spazzare
v. tr. [lat. spatiari, der. di spatium «spazio»; cfr. spaziare, che costituisce la tradizione dotta della stessa voce latina]. – 1. a. Pulire con la scopa o con altro arnese analogo, per rimuovere rifiuti, sporcizia, polvere e quanto altro insudicia o ingombra: s. il pavimento; s. una stanza; s. la cucina dopo aver pranzato; s. la terrazza, il cortile, le strade; anche assol.: toglietevi di mezzo, che devo s.; s. il camino, la canna fumaria, ripulirli dalla fuliggine; per estens., trascinare, far strisciare per terra: con lo strascico del vestito spazzava tutta la sala. b. In usi fig., per lo più con valore iperb., ripulire, liberare da qualcuno o qualcosa che costituisce un pericolo, un danno, un ingombro: s. la città dalla malavita; anche, abbattersi, per lo più con violenza, su un luogo, travolgendo o portando via quanto vi si trova: le mitragliatrici spazzavano il crinale della collina; la tramontana spazza le strade; il cielo spazzato dal vento risplendeva sopra le mura (Buzzati); s. la coperta, nel linguaggio marin., con riferimento alle onde, riversarsi sulla coperta di una nave travolgendo persone, attrezzature e oggetti mobili; s. l’area, nel linguaggio sport., con riferimento ai terzini, liberare la propria area di rete dai palloni lanciati dagli avversarî. Più genericam., passare a intermittenza sopra una superficie o davanti a uno spazio, spec. detto di sorgenti luminose: la luce del faro spazzava il cielo. 2. a. Portare via, eliminare con la scopa o con arnesi simili, o con altri mezzi: s. i calcinacci, le foglie secche, la frutta caduta dall’albero; s. la neve. Per estens., portare via liberando una superficie o uno spazio: Il tempo con sue fredde ali vi spazza Fin le rovine [dei sepolcri] (Foscolo). b. In usi estens. e fig., spesso nella forma rafforzata s. via, far sparire, eliminare completamente: il vento ha spazzato (via) tutte le nuvole; il sole spazzò via la nebbia; l’ultimo bombardamento gli ha spazzato via tutto (Marotta); la scienza spazza via pregiudizî e superstizioni. Nell’uso fam., con valore iperb., mangiare abbondantemente, senza lasciare nulla: i ragazzi avevano fame, e hanno spazzato via tutto quello che hanno trovato. 3. In matematica, con riferimento alla rotazione di un segmento intorno a un suo estremo, s. l’area, percorrere, col segmento stesso, l’area (definita come area spazzata) delimitata dalla sua posizione iniziale e da quella finale, nonché dall’arco di circonferenza descritto dall’estremo mobile.