spasmo
s. m. [dal lat. spasmus, gr. σπασμός: v. spasimo, che è la corrispondente forma pop.]. – 1. Variante ant. di spasimo. 2. In medicina, stato di contrazione della muscolatura volontaria o involontaria, più o meno prolungato nel tempo, sempre reversibile, talora intermittente, ma senza ritmo: spasmo di torsione, ipercinesia caratterizzata dalla contrattura, più o meno lenta e duratura, dei muscoli del tronco, degli arti e della nuca; spasmi dell’infanzia, manifestazioni spastiche della muscolatura non volontaria caratteristiche dell’infanzia (come lo s. del piloro, della glottide, dell’esofago). ◆ Il termine compare anche come secondo elemento di parole composte del linguaggio medico, il cui primo elemento indica l’organo in cui la contrazione si manifesta: cheirospasmo, gastrospasmo, laringospasmo, pilorospasmo, ecc.