sparare1
sparare1 v. tr. [prob. der. di parare, come a dire «disfare ciò che è a posto», col pref. s- (nel sign. 1)]. – 1. a. region. Con riferimento ad animali, aprire con un taglio sul davanti il ventre per toglierne le interiora: s. un coniglio, un fagiano, un pesce. b. ant. o dial. Di persone, squarciare, spaccare in due: E s’era altro ch’Orlando ..., L’avria sparato fin sopra la sella (Ariosto); riferito a parti del corpo: sparando quasi il polmone per farmi udire, ... recitai quel sonetto (C. Gozzi); nel rifl., tosc., squarciarsi il ventre: nell’incidente, quasi si sparava. 2. ant. e letter. Aprire sul davanti un oggetto, spec. un capo d’abbigliamento: s. una veste; fatto cercare un chirurgo, mentre lo stava aspettando si fece s. la manica dell’abito (Alfieri). ◆ Part. pass. sparato, anche come agg., aperto sul davanti: un maiale sparato; una veste ... sparata dinanzi e da’ lati (Varchi). Per l’uso come s. m., v. la voce.