spappolare
v. tr. [der. di pappa, col pref. s- (nel sign. 5)] (io spàppolo, ecc.). – 1. Far perdere forma e consistenza, riducendo allo stato di poltiglia: la frutta è molto matura, sta’ attento a non spappolarla; frequente come intr. pron.: gli gnocchi erano troppo teneri e nel cuocere si sono spappolati; talvolta in senso fig.: la realtà vediamo bene che non funziona e che si spappola da tutte le parti (I. Calvino). 2. Come intr. pron., nel linguaggio medico, con riferimento a tessuti anatomici o a organi, subire un processo di spappolamento (v.): nell’incidente gli si è spappolata la gamba; in senso fig., fam., gli si sta spappolando il cervello, di chi mostra di perdere la capacità di ragionare. ◆ Part. pass. spappolato, anche come agg., sfatto, privo di forma e consistenza: patate stracotte e spappolate; avere il cervello spappolato, in senso fig., essere completamente rimbambito.