spalancare
v. tr. [der. di palanca1, col pref. s- (nel sign. 5)] (io spalanco, tu spalanchi, ecc.). – Aprire completamente, quanto più è possibile: s. la finestra; un’improvvisa raffica di vento ha spalancato tutte le porte. Come intr. pron., aprirsi interamente: di colpo si spalancarono i battenti dell’armadio; per estens., aprirsi allo sguardo: gli si spalancò davanti agli occhi un bellissimo panorama. In senso proprio e fig., in locuzioni in cui l’oggetto è costituito da parti del corpo e organi sensoriali: s. gli occhi, aprirli bene, sbarrarli, per vedere meglio, o in segno di meraviglia e di sbigottimento; s. la bocca, nel cantare o nel gridare, nello sbadigliare, nel mangiare, e in segno di stupore; s. le braccia, per abbracciare, come segno di gioia nel vedere qualcuno, o come espressione d’impotenza e di rassegnazione; fig., s. gli orecchi, per ascoltare o capire meglio; s. il cuore, aprire il proprio cuore ad altri, accoglierli con affettuosa cordialità. ◆ Part. pass. spalancato, anche come agg., aperto completamente: dalla porta spalancata entrava un vento gelido; guardare, ammirare con tanto d’occhi spalancati; restare a bocca spalancata, per lo sbigottimento o lo stupore.