sovrapposizione
sovrappoṡizióne (meno com. soprappoṡizióne) s. f. [der. di sovrapporre, soprapporre]. – 1. L’atto, l’operazione di sovrapporre; il sovrapporsi, l’essersi sovrapposto: s. di due figure; s. d’immagini in una fotografia; in senso fig.: s. di un potere a un altro; s. di concetti, di idee. 2. Con sign. tecnici partic.: a. In tipografia, stampa per s., stampa policroma in cui alcuni colori non sono stampati con una tiratura a parte, ma sono ottenuti sovrapponendo altri colori (per es., il verde ottenuto sovrapponendo il giallo all’azzurro). b. In botanica, posizione di organi sovrapposti; nel fiore i pezzi di due verticilli vicini, che di norma sono alterni, possono mostrare sovrapposizione in seguito alla scomparsa di un verticillo intermedio (per es., nel fiore delle primule, i cinque stami sono sovrapposti ai petali). c. In geologia, principio di s., uno dei principî fondamentali della stratigrafia, per il quale nelle serie sedimentarie indisturbate (che non hanno cioè subìto dislocazioni) gli strati più bassi sono anche i più antichi ed evolvono verso l’alto a formazioni sempre più recenti. d. In fisica e nelle sue applicazioni si parla di principio di s. tutte le volte che l’effetto prodotto da più cause tra loro indipendenti è pari alla sovrapposizione degli effetti prodotti da ciascuna causa in assenza delle altre; questo principio si applica ai fenomeni descritti analiticamente da equazioni differenziali lineari (almeno in una prima, accettabile approssimazione), e, dato il grandissimo numero di fenomeni governati da equazioni di questo tipo, esso trova applicazione in moltissimi casi, come nella sovrapposizione delle forze, in meccanica; in partic., in elettromagnetismo, principio di s. dei campi elettrostatici, per il quale il campo prodotto da più cariche è la somma dei campi prodotti separatamente da ogni singola carica; analogo principio vale per il campo magnetico e più in partic. per quello elettromagnetico; nei sistemi oscillanti e nei fenomeni ondulatorî, il principio di sovrapposizione è alla base dell’analisi armonica, ossia della scomposizione di una qualunque soluzione in combinazioni lineari di oscillazioni sinusoidali (componenti armoniche).