sottintendere
sottintèndere v. tr. [comp. di sotto- e intendere] (coniug. come intendere). – 1. non com. Comprendere, capire qualche cosa che, pur non essendo espressa in forma esplicita, a parole, è tuttavia implicitamente suggerita dal complesso della situazione o da circostanze e fatti concomitanti: la sua lettera lascia s. che il suo rifiuto non è definitivo. 2. Tralasciare di esprimere un elemento della frase o un concetto che il contesto grammaticale o logico consente facilmente d’integrare: s. il soggetto, il verbo, in una proposizione; nel proverbio «chi rompe, paga» è sottinteso «ciò che rompe»; per estens., implicare, comportare di necessità: il concetto di libertà sottintende il rispetto della libertà altrui. Com. l’espressione, usata per lo più come inciso con valore avverbiale, si sottintende, si capisce, naturalmente, è inutile dirlo, è ovvio: la gita è fissata per domenica prossima, sempre, si sottintende, che il tempo lo permetta; tutti i partiti hanno votato in favore del progetto di legge del governo, meno, si sottintende, i partiti dell’opposizione; vi aiuterò volentieri, nei limiti del possibile, si sottintende. ◆ Part. pass. sottintéso, anche come agg. e s. m. (v. la voce).