sottentrare
v. intr. [comp. di sotto- e entrare] (io sotténtro, ecc.; aus. essere). – 1. letter. a. Entrare sotto, al di sotto: Bitone e Cleobi fratelli, un giorno di festa, che non erano in pronto le mule, essendo sottentrati al carro della madre ... (Leopardi). Con questo sign., si usò anticam. anche come transitivo. b. Con uso assol., farsi sotto, avvicinarsi fin sotto: Tancredi inchino in sé raccolto Per aventarsi e sottentrar si vede (T. Tasso). 2. fig. Entrare al posto di un’altra persona o di un’altra cosa, sostituirsi o anche succedere ad essa: s. a qualcuno in una carica, in una funzione; le truppe stanche venivano messe a riposo e altre fresche sottentravano; all’ardore d’una speranza presente sottentrando quello del timore cresciuto (Manzoni); un po’ di calma sottentrò al tafferuglio inaudito di prima (Rovani). Cfr. il sinon. più com. subentrare.