sottana
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sottano, per ellissi da veste sottana «che si porta sotto»]. – 1. a. Specie di tunica lunga, a maniche larghe, usata nell’abbigliamento maschile e femminile italiano dell’ultimo medioevo (13°-14° sec.). b. S. ecclesiastica (e più com. assol. sottana), l’abito talare dei sacerdoti, di forma analoga alla tunica medievale. 2. a. Indumento femminile di foggia varia attraverso i tempi (detto più comunem. gonna), che copre la metà inferiore del corpo, a partire dalla cintura: s. di lana, di seta, di cotone; una s. larga, stretta, corta, lunga, scampanata; le donne presero congedo con un grande ondeggiare di sottane e di veli (C. Levi); anche, sinon. di sottoveste. Com. l’espressione fig. stare sempre attaccato (o cucito) alla s. della mamma, riferito a bambini o ragazzi che non si staccano mai dalla madre e non fanno nulla senza di lei; o, in senso spreg., riferito a adulti che non sanno staccarsi dalla propria madre, che ne sono succubi, dipendenti. b. In senso fig., e in alcune espressioni fam. e scherz., donna: andare dietro, correre dietro alle s.; è uno a cui le s. sono sempre piaciute. ◆ Dim. sottanèlla, sottanina, sottana per bambino, o sottana molto corta (il masch. sottanino indica genericam. una sottana corta e leggera che si porta sotto il vestito o la gonna, e in partic. una sottana corta, di tessuto molto leggero, usata in teatro da ballerine e danzatrici); spreg. sottanùccia; accr. sottanóna, o sottanóne m.; pegg. sottanàccia.