soteriologia
soteriologìa s. f. [comp. del gr. σωτηρία «salvezza» e -logia]. – Nella storia delle religioni, dottrina della salvezza, soprattutto con riferimento al problema della liberazione dal male; in questo senso generale è riscontrabile in tutte le concezioni religiose in quanto tendono a superare le conseguenze ultime del male, cioè la morte, con la promessa di una vita futura nel paradiso di Dio, o nel nirvana, o nella schiera degli antenati, ecc.; particolare rilievo la dottrina assume nelle religioni misteriche, in cui la salvezza è raggiunta attraverso la partecipazione ai riti cui solo gli iniziati possono avere accesso, mentre, nelle religioni etniche, lungi dall’essere un’esplicita dottrina teologica, è piuttosto un mitema ricorrente delle narrazioni cosmologiche con episodî salvifici spesso rivissuti nelle celebrazioni rituali. Nella teologia cristiana, è quella parte che più direttamente studia il significato e il valore della redenzione operata da Cristo, morto in croce per salvare gli uomini dal peccato e dalla dannazione eterna; strettamente connessa alla cristologia, la soteriologia, nel più recente pensiero teologico, ha ampliato il suo significato per investire tutto il destino e il senso della storia degli uomini, intesa come storia della salvezza e, ancor più in generale, come partecipazione dell’uomo alla vita divina attraverso la fede e la grazia.