sostituire /sostitu'ire/ (ant. sustituire) [dal lat. substituĕre, propr. "mettere, porre sotto", con mutamento di coniug.] (io sostituisco, tu sostituisci, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [mettere una persona o una cosa al posto di un'altra, con la prep. a del secondo arg.: s. un nuovo contratto a quello scaduto] ≈ cambiare, convertire, mutare, rimpiazzare, scambiare, (non com.) surrogare. b. [rimuovere dalle proprie funzioni e sim., una persona o una cosa ponendone al suo posto un'altra, con la prep. con del secondo arg.: s. il vecchio personale con elementi più giovani e attivi] ≈ cambiare, rimpiazzare, soppiantare, (non com.) surrogare. 2. [prendere il posto, le funzioni e sim., di un'altra persona o di un'altra cosa: devo s. un collega malato] ≈ (burocr.) fare le veci (di), soppiantare, (non com.) sottentrare (a), subentrare (a), succedere (a), supplire (a). ■ sostituirsi v. rifl. [prendere il posto, le funzioni e sim., di un'altra persona o di un'altra cosa, con la prep. a: la scuola non può s. alla famiglia nell'educazione dei ragazzi] ≈ mettersi al posto (di), soppiantare (ø), (non com.) sottentrare, sovrapporsi, subentrare, supplire (ø).