sospensione /sospen'sjone/ s. f. [dal lat. suspensio -onis, der. di suspensus, part. pass. di suspendĕre "sospendere"]. - 1. [l'appendere o l'essere appeso e, anche, il dispositivo con cui si appende: s. a filo; lampada a s.] ≈ (non com.) sospendimento. 2. a. [temporanea cessazione di un'attività e sim.: s. dei lavori, dei pagamenti] ≈ interruzione, pausa, [con riferimento a un'attività lavorativa o intellettuale] break, [con riferimento a un'attività lavorativa o intellettuale] intervallo, [con riferimento a un conflitto bellico e sim.] tregua. ‖ posticipazione, rinvio. ↔ ripresa. b. [momentanea interruzione del discorso provocata da incertezza, emozione, ecc., o anche effettuata artificiosamente allo scopo di ottenere determinati effetti sull'ascoltatore: prima di proseguire, fece una breve s., schiarendosi la gola] ≈ pausa, [come figura retorica consistente nel lasciare volutamente interrotto un discorso] Ⓣ (crit.) aposiopesi, [come figura retorica consistente nel lasciare volutamente interrotto un discorso] Ⓣ (crit.) reticenza. ● Espressioni: punti (o puntini) di sospensione [segno di punteggiatura formato da tre punti, che serve a esprimere uno stato di attesa o l'intento di non concludere la frase] ≈ punti (o puntini) sospensivi. 3. [interruzione, per lo più provvisoria o temporanea, da un'attività e sim., imposta d'autorità come punizione o per altri gravi motivi: s. dall'esercizio di una professione; infliggere una s. di 15 giorni] ≈ [da competizioni sportive e sim.] squalifica. ↑ allontanamento, [da un incarico, una funzione e sim.] destituzione, [dal luogo di lavoro] licenziamento, [da un ruolo, un albo professionale] radiazione, [da un incarico, una funzione e sim.] sollevamento. 4. (giur.) [provvedimento con cui si sospende l'efficacia di un atto giuridico, amministrativo e sim.] ≈ e ↔ [→ SOSPENSIVA]. 5. (fig., non com.) [stato di ansiosa attesa: il principe era stato fino allora in una s. molto penosa: a quella notizia, respirò (A. Manzoni)] ≈ ansia, apprensione.