sospendere /so'spɛndere/ [lat. suspendĕre, der. di pendĕre "tenere appeso", col pref. sub- "sotto"] (coniug. come appendere). - ■ v. tr. 1. [fissare un oggetto in alto in modo che non tocchi terra o il piano d'appoggio, con la prep. a del secondo arg.: s. una massa a un centro di oscillazione] ≈ agganciare, appendere, (non com.) appiccare, attaccare. 2. (fig.) [cessare per un periodo di tempo determinato o indeterminato un lavoro, una ricerca, un'attività e sim.: s. la seduta per un'ora; s. le indagini per mancanza di fondi; s. i pagamenti] ≈ arrestare, interrompere. ↑ troncare. ↔ proseguire, seguitare. 3. (estens.) [privare temporaneamente qualcuno del proprio servizio, dei suoi diritti e sim., come forma di sanzione disciplinare e penale, anche con la prep. da del secondo arg.: s. un funzionario, un impiegato; s. un alunno dalle lezioni, dalla scuola] ≈ [da competizioni sportive e sim.] squalificare. ↑ allontanare, (fam.) fare fuori, interdire, revocare, [da un incarico, una funzione e sim.] destituire, [dal luogo di lavoro] licenziare, [da un incarico, una funzione e sim.] rimuovere, [da un incarico, una funzione e sim.] sollevare. ↔ reinserire, riammettere. ■ sospendersi v. rifl. [reggersi a qualcosa senza toccare terra, con la prep. a: si è sospeso al lampadario] ≈ agganciarsi, aggrapparsi, appendersi, attaccarsi.